In tutta la Provincia dell’Ogliastra le feste che appartengono alle antiche tradizioni coprono gran parte dell’anno. A metà gennaio si inizia con le fiamme votive dedicate a Sant’Antonio

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In tutta la Provincia dell’Ogliastra le feste che appartengono alle antiche tradizioni coprono gran parte dell’anno. A metà gennaio si inizia con le fiamme votive dedicate a Sant’Antonio, un’usanza che conserva radici profonde a Baunei, Villagrande, Talana e Seui, mentre il 19 gennaio si ripete l’evento solo a Villagrande con il falò acceso per San Sebastiano, assieme alle sfilate di carri allegorici, anche se con grande anticipo. Dopo Pasqua si festeggia Sant’Antioco a Ulassai, comune di cui è il Patrono.
La prima domenica di maggio sia Jerzu che Talana festeggiano rispettivamente la Madonna delle Grazie e Sant’Efisio, con celebrazioni religiose, balli pubblici e pranzi. La domenica successiva si replica a Ulassai per Santa Barbara.
Il mese di luglio è occupato nelle celebrazioni in onore di San Giovanni, mentre a Barisardo si rinnova la famosa e sentita Sagra de su Nenniri.

Ferragosto – Santa Maria Navarrese

Ferragosto per l’incantevole località turistica di Santa Maria Navarrese è occasione di festa civile e religiosa dedicata alla Madonna. La nascita di questa piccola frazione di Baunei risale al 1052 quando una principessa di Navarra, riuscì a scampare a un naufragio trovando riparo con la sua nave nel porto: in segno di gratitudine e devozione fece edificare una piccola chiesa dedicata a Santa Maria, che perciò venne chiamata “Navarrese”. La località si anima ulteriormente il 15 agosto: i festeggiamenti sono accompagnati da una grande sagra con diverse degustazioni di cui la più tipica è sicuramente, per tradizione, quella di gustosa carne di capra locale. Sempre in agosto si tiene la Sagra del vino a Jerzu, indiscussa capitale del Cannonau. La penultima domenica di agosto Urzulei festeggia San Giorgio con processione solenne e balli in piazza.

San Salvatore – Perdas De Fogu

A settembre Perdasdefogu festeggia in modo assolutamente originale San Salvatore. Il 12 del mese infatti si muove una processione di fedeli che segue il simulacro del Santo fino alla chiesetta campestre a lui dedicata, portando “su pannu”: due canne incrociate e rivestite di stoffe colorate, lunghe 3 metri e larghe uno, che simboleggiano gli ex voto dei contadini che, in passato, si rivolgevano al Santo per chiedergli di proteggere le coltivazioni.

Sagra del Porcino d’Oro – Arzana

Rinomata è la Sagra del porcino ad Arzana nel mese di novembre. Arzana è il terzo comune più grande in Ogliastra. Il suo territorio, grazie ai suoi monti, gode del proliferare di funghi sotto rigogliosi ginepri, sughere, lecci e in un sottobosco di macchia mediterranea. L’evento si svolge solitamente in 2 giorni, nei quali trovano spazio momenti dedicati a mostre di funghi, conferenze ed escursioni, competizioni gastronomiche tra i ristoranti in gara. L’evento è accompagnato da musiche e balli tradizionali, momenti letterari, religiosi e di incontro fra culture.

Il Carnevale – Ulassai

Uno dei più autentici carnevali ogliastrini con maschere tipiche, si trova a Ulassai. Il Carnevale viene denominato ‘su Maimulu’, dal nome della maschera tipica. Costituita da una grossa pelle e diversi campanacci sulla schiena è seguita dalle altre maschere presenti in questa manifestazione arcaica che sono: sa Ingrastula, sa Martinicca, il fantoccio “su Maimoni”, s’ursu e un numeroso gruppo di Assogadoris. Questi personaggi si aggirano per le strade del paese per ricevere offerte dai compaesani. Il Carnevale, come da tradizione, si conclude il giorno del Martedì Grasso, ‘Martisberri’, con la condanna del fantoccio e il suo rogo nel grande fuoco.

S.Antonio – Jerzu

Città del vino, delle delizie, dei Tacchi, Jerzu è anche città del teatro e del folklore. Nel periodo estivo il centro si anima di turisti attratte da una grande concentrazione di eventi. Si comuncia nella seconda settimana di maggio con i festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, nella località Pelau Mannu, vicino a un’antica chiesa campestre. Il 13 giugno è il giorno di Sant’Antonio: è la festa più importante del paese, in cui il simulacro del santo viene portato in processione dalla chiesa di S. Sebastiano, posta nella parte alta del paese, fino alla chiesetta campestre a lui dedicata, in un suggestivo pianoro circondato dai tacchi; l’ultima settimana di luglio è invece dedicata a San Giacomo e Sant’Anna.

Sagra del Vino – Jerzu

La Sagra del Vino vanta una tradizione trentennale; durante le festività, caratterizzata da un’imponente sfilata folkloristica, vengono invitati gruppi tradizionali, sardi e internazionali, e il paese si apre a degustazioni delle varie qualità di vino Cannonau e dei prodotti tipici locali come i “culurgiones”, le “coccoi prenas”, la “coccoi de tamata” e i dolci, anche all’interno delle cantine di molti privati;
Sempre a agosto un altro evento attira molti visitatori: Calici di Stelle, che si sviluppa in un’incantevole atmosfera in giro per le antiche cantine del centro storico dove i turisti possono degustare i vini più pregiati, accompagnati da prodotti tipici locali. Il tutto accompagnato dalla musica degli artisti di sarda, i tenores, e il magico suono delle launeddas.
Infine Teatro Ogliastra, Festival dei Tacchi, sempre nel mese di agosto: durante la prima settimana di Agosto si svolge l’importante festival teatrale di valenza nazionale.

Su Nenniri – Barì Sardo

Una manifestazione affascinante per la presenza di un antico rito, legato alla cultura agro pastorale, è la Sagra de su Nenniri, festa di San Giovanni, che a Barisardo si celebra la seconda domenica di luglio. In onore del Santo si preparano i Nenniri destinati ad adornare la statua del Santo e abbellire la processione a mare in occasione della sagra. Su Nenniri è un germogliato di grano contenuto in un vaso di terracotta (il grano è stato fatto germogliare al buio, per conferirgli il caratteristico aspetto giallognolo), adornato da nastri e fiori, sormontato da una croce di canna abbellita da rombi di fieno e avena sapientemente intrecciati. La croce, il giorno della celebrazione del Santo, viene arricchita con del pane “pintau” (pane fatto in casa finemente decorato) e della frutta di stagione: ciliegie, nespole, pere e susine.
Dal Santuario di Sa Marina si avvia la processione, preceduta dai cavalieri che aprono la strada alle donne che portano sul capo (a “cuccuru”) il vaso di terracotta contenente su Nenniri e la croce. Accompagnata dalla musica de is launeddas (strumento musicale sardo a fiato, formato da alcune canne che ricordano le cornamuse), la processione si snoda lungo la via principale scortata dal gruppo folkloristico locale fino alla spiaggia antistante la Torre Saracena. Qui su Nenniri viene benedetto e in senso propiziatorio gettato in mare. I partecipanti alla cerimonia, staccano la frutta e il pane dalla croce scambiandosi l’augurio di “attrus annus mellusu” (auguri per altri anni migliori).

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